- Tratto da Milano Today
- https://www.milanotoday.it/attualita/asst-melegnano-martesana.html?fbclid=IwAR07GT–rs5CKlxLp_MT59dvcvCzP0LF3Qvp1Wh5XBHIbFR50I0YMOe5kZY
Doveva essere potenziato il servizio e alla fine pare che il risultato sarà tutto l’opposto. “Dal 2017 l’Asst Melegnano-Martesana è vittima di un progetto di riorganizzazione della rete dei poliambulatori territoriali. Ne abbiamo parlato più volte, si tratta del progetto Eos, acronimo di Equità, Omogeneità e sostenibilità, che però nella realtà si trasforma in minori costi e distruzione dei servizi territoriali”. Lo evidenzia in una nota Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5s Lombardia, secondo il quale nel Sud Milano il progetto prevedeva il potenziamento delle sedi di San Donato Milanese, Binasco, Rozzano, Paullo e San Giuliano Milanese (per la parte sociosanitaria).
Tutto ciò a fronte di chiusure di alcuni servizi, che però per Mammì “sono essenziali per i territori. Ad esempio sono stati chiusi il Poliambulatorio di Opera, il Presidio Socio Sanitario distrettuale di Pieve Emanuele (depotenziato al minimo) e adesso anche Peschiera Borromeo sarà l’ennesima vittima di questo scellerato progetto Eos con la chiusura dello sportello scelta e revoca. La beffa per i cittadini è che anche i presidi che dovevano essere potenziati saranno vittime di rimodulazioni orarie e di unione di servizi”, aggiunge Mammì.
“Dati alla mano il grande progetto dell’Asst Melegnano Martesana si trasforma in 4 presidi Ospedalieri al posto di 6; 5 Poliambulatori specialistici al posti di 14 e 15 Presidi socio sanitari distrettuali al posto di 23, in totale 26 presidi territoriali al posto di 43. A fronte della recente pandemia il modello Lombardo è messo in forte discussione dalla politica, dalla comunità scientifica, ma soprattutto dai cittadini, l’assessorato e la direzione Welfare dovrebbero prenderne atto e sospendere tutti i progetti di riordino dei territori anche a fronte delle recenti disposizioni Governative che mirano al rafforzamento della sanità territoriale”“
“L’assessore Gallera convochi al più presto la conferenza dei Sindaci e la direzione dell’asst per rivedere il progetto in base alle reali esigenze territoriali e alle disposizioni governative”, conclude il consigliere regionale.“