Con molte probabilità, l’antica cascina melzese Triulza, risorgerà dalle proprie rovine. È stato infatti illustrato al pubblico lo scorso 20 febbraio, presso la Sala Valperti, quello che molto probabilmente sarà il recupero definitivo della cascina.
Per il momento, la cascina dove iniziò l’avventura della famiglia Galbani per la città di Melzo, sarà sistemata e messa in sicurezza, grazie al sostentamento economico del Consorzio Tangenziale Est (Tem) e di qualche privato.
“Da qualche anno la cascina era in stato di degrado. La prima cosa da fare era il recupero dell’esistente, poi pensare alla riqualificazione”
Ha spiegato l’attuale assessore al Patrimonio, Franco Guzzetti. Perfetto fino a questo punto. Ma a che prezzo?
“Un’operazione che potrebbe costare attorno ai 6-7 milioni di euro. Così, quando la zona è diventata strategica per Tem, siamo riusciti a strappare un finanziamento da tre milioni per la fase di recupero”
Bella come idea. Ma per farci cosa? Forse un centro destinato alla memoria di quella che fu l’inizio di un grande progetto industriale chiamato “Galbani” e che diede la possibilità di lavoro a tantissimi melzesi? No, non proprio. Quindi si potrebbe destinare tale infrastruttura a qualcosa di più utile ai melzesi? No, non proprio. Quale futuro allora? Trasformare l’attuale cascina, ormai in degrado, in un punto per la ristorazione, grazie al gruppo Ethos, proprietario di un grande gruppo di ristoranti, tra cui Acqua & Farina ad Agrate Brianza. Quindi si vorrebbe trasformare cascina Triulza in un ristorante? Probabile. L’idea è stata presa in considerazione.
“Negli ultimi anni la Triulza ha subìto un devastante incremento al degrado (…). Oggi i tempi stringono e non sappiamo quanto resisterà. Oltretutto la perdita della materia porta anche alla perdita della memoria, e in questo caso sarebbe un vero peccato”
Eh già, assessore Guzzetti, ma chiediamoci chi ha voluto lasciar cadere cascina Triulza in questo stato di degrado, e chi – nelle passate giunte comunali – non ha mai pensato di voler recuperare questo luogo considerato ora tanto “storico” per Melzo. Problema di fondi, oppure problema di credibilità?!? Ora che i fondi ci sono vorremmo “svendere” tale luogo ai privati della ristorazione? Questa potrebbe essere una delle soluzioni. Complimenti, da veri luminari.
(Fonte: «La Gazzetta della Martesana», lunedì 24 febbraio 2014
MoVimento 5 Stelle Melzo