Venerdì 29 maggio, insieme al consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia Dario Violi, abbiamo effettuato un sopralluogo all’ospedale Santa Maria Delle Stelle.
Ad accoglierci presso la struttura il Direttore Generale dell’azienda ospedaliera Paolo Grazioli, il Direttore Sanitario Carmelo Lopez, il responsabile dell’ufficio tecnico Giovanni Iamele e il dirigente Salvatore Spadaro.
Durante la visita sono emersi molti elementi di grande interesse. Abbiamo avuto una conferma del fatto che il reparto oncologico, già assegnato a Melzo dal piano organizzativo dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano già dal 2008, verrà invece dirottato sul nosocomio di Cernusco Sul Naviglio. Ci chiediamo se questa decisione non sia frutto di una scelta razionale e documentata ma di una semplice contropartita politica per la città di Cernusco che ha appena perso il reparto “maternità”in favore della struttura melzese.
La questione si innesta sul nodo degli imminenti lavori di edificazione del nuovo edificio denominato “monoblocco” presso l’ingresso di via Volontari Del Sangue a Melzo e che dovrà accogliere 4 nuove sale operatorie e i poliambulatori per un investimento complessivo di 4.5 milioni di Euro. Questo nuovo edificio si giustificava proprio con la decisione di portare il reparto oncologia a Melzo. Questo importo non trascurabile si deve sommare ai 10 milioni di Euro già investiti a partire dal 2010 (con l’inizio del lavori di adeguamento) per rendere la struttura ospedaliera accreditabile presso la Regione Lombardia. Queste attività di messa a norma non sono ancora terminate e tuttora sono visibili molti cantieri aperti nei reparti del secondo, terzo e quarto piano della struttura. Spicca tra questi ultimi il nuovo reparto di medicina che, dopo un lungo periodo di stasi in attesa di accettazione dei lavori, sembra possa finalmente essere reso fruibile nelle prossime settimane.
L’Azienda Ospedaliera giustifica la nuova attività edificatoria del monoblocco (che porterà ad un notevole ampliamento della volumetria e della capacità ricettiva dell’ospedale melzese) con la necessità improcrastinabile di creare delle nuove sale operatorie a norma di legge e quindi accreditabili con la Regione Lombardia, ammettendo di fatto che le attuali sale operatorie non sono a norma e sono fruibili solamente grazie ad una proroga dei termini di legge concessa agli ospedali non ancora in linea con la normativa sanitaria (fino al 31 dicembre 2015).
Ci chiediamo come mai non si sia stati in grado di mettere a norma le attuali sale operatorie nonostante l’ingente investimento di 10 milioni di Euro appena effettuato (e non ancora concluso) proprio allo scopo di rendere accreditabile la struttura di Melzo con la Regione Lombardia. Si tratta di finanziamenti spesi nel modo corretto? Per cosa sono stati utilizzati visto che non sono stati impiegati per la ristrutturazione delle sale operatorie e per la messa a norma degli impianti di condizionamento, di diffusione dei gas medicali o dell’impianto elettrico?
Non vorremmo ritrovarci con un nuovo edificio, nuove sale operatorie e ambulatori che in mancanza del reparto di oncologia resteranno inutilizzati, e cosa ne sarà delle vecchie sale operatorie e degli attuali ambulatori? Per quale scopo verranno utilizzati? Sembra che manchi totalmente un piano e una visione strategica riguardo il futuro.
Vorremmo che la nostra amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruschi fosse più attenta alla questione del nostro ospedale e alla salute dei suoi cittadini. Vogliamo evitare che anche in questo caso prevalessero eventuali altri interessi a noi sconosciuti rispetto a quelli dei cittadini melzesi. Vogliamo vederci chiaro e non possiamo accettare altri compromessi.