Riporto sotto le comunicazioni ai genitori della scuola materna di via Boves, in cui si evince chiaramente che la temperatura era ben al di sotto dei 18 gradi in quasi tutti i locali della scuola salvo rare eccezioni. Per questo motivo è stato necessario chiedere ai genitori di tenere a casa i bambini a partire da mercoledì 25 gennaio. Perché bisogna nascondere la realtà è arrampicarsi sugli specchi? Il problema c’è e la scuola di via Boves così come quella di via Bologna necessitano di urgenti fondi per la ristrutturazione, partendo dalla riqualificazione energetica.
I genitori che hanno possibilità hanno preferito tenere i bambini a casa, ma le mamme che lavorano, magari precarie e che non possono permettersi di perdere il lavoro, cosa possono fare?
Mi chiedo se non sia più importante garantire a tutti i bambini melzesi il riscaldamento e condizioni umane e accettabili nelle scuole della città, piuttosto che spendere oltre 40.000 euro per comprare i tablet di una sola scuola e potersi vantare di essere “moderni”.Intanto garantiamo ai nostri figli di non prendersi una polmonite, sarebbe già un risultato.